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Fare il fact checking di Grillo non è un’operazione semplice. Questo non perché sia difficile trovare errori in quello che racconta, ma perché è difficile trovare quelle tracce di verità che ti mettano sulla strada per capire quale possa essere l’equivoco o la forzatura della verità che lo abbia indotto in errore.
Nel suo tour nei teatri sembra che uno degli argomenti anti-euro proposti sia che i 10 paesi dell’Unione Europea che non hanno l’Euro sono i più ricchi. Fosse anche vero c’è da chiedersi se sono ricchi perché non hanno l’Euro o si sono potuti permettere di non aderire all’Euro perché sono ricchi. Nel secondo caso non sembrerebbe un buon argomento a favore dell’uscita dell’Italia dall’Euro. Il punto è, ma è poi vero?
Parrebbe proprio di no. Ma non dico che non sia completamente vero, dico che sembrerebbe una frase proprio del tutto campata in aria. Mi sono fidato dei pericolosi sinistrorsi di Wikipedia e ho recuperato la classifica (riportata nella tabella sottostante a sinistra) dei paesi UE per PIL pro capite (che solitamente è l’indicatore usato per definire la ricchezza di un paese) scoprendo che il primo paese non-Euro in classifica è la Svezia, quinta, mentre la Danimarca è ottava, il Regno Unito nono. Tenuto conto che un terzo dei paesi dell’UE non ha l’Euro, non trovare alcun paese senza Euro tra i primi tre, potrebbe addirittura indurre qualcuno a concludere superficialmente che quelli che non hanno l’Euro siano più poveri di quelli che ce l’hanno.
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Una possibile interpretazione di quanto dichiarato da Grillo potrebbe invece essere fornita da un’altra classifica (nella tabella di destra), ovvero quanto i paesi europei si siano arricchiti da quando c’è l’Euro. Limitando qui il campo ai paesi che già erano nell’UE al 1 Gennaio 2002 si scopre che il paese che più ha visto crescere il suo PIL pro capite è la Svezia, mai passata all’Euro. Sarà forse questo che ha indotto Grillo alla sua temeraria affermazione? Dietro la Svezia ci sono però paesi che hanno aderito all’Euro nel 2002 (Germania, Austria e Finlandia), mentre degli altri paesi non-Euro, il Regno Unito è solo quinto, mentre per la Danimarca la scelta extra-Euro sembra sia stata addirittura una calamità, visto che è soprendentemente in fondo alla classifica, davanti ai soli famigerati PIGS. L’Italia è ultima ma ovviamente immagino la colpa sia tutta dell’Euro, altrimenti saremmo la Svezia, oppure no?
Questo mio post non vuole ovviamente dire una parola sulla diatriba pro-Euro e anti-Euro, anche perché non basterebbero certo due tabelle per dirimere la questione. Vorrei dire qualcosa invece su certi personaggi che racimolano denaro (il biglietto di ingresso più economico per il comizio teatrale di Grillo costava a quanto pare 23 Euro) raccontando fandonie al pubblico. Nel passato sono stato uno di quelli che andava a sentirsi gli spettacoli di Grillo e si beveva pure quello che raccontava, e ci ho messo un po’ a capire che invece andava debitamente soppesato. Sono però contento di notare che attorno a me molti oggi affrontano codesti predicatori con uno spirito critico più sviluppato di quanto mostrato in passato. Magari questo è soprattutto motivato dalla presenza di Grillo in politica, ma se un po’ di questo spirito critico rimanesse anche per altri mistificatori che pure non fondano alcun partito, questo sarebbe uno dei tanti aspetti positivi della nascita del Movimento Cinque Stelle.
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